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atlantis
Mozzo
Registrato: Oct 08, 2007
Messaggi: 25
Località: Palermo
Inviato: Ven Ott 12, 2007 9:46 am
Oggetto: RILASCIO NULLA OSTA
Vi è mai capitato di richiedere un nulla osta per operare in un porto diverso da quello d'iscrizione?
A me si..........e spesso...
Quanti sono i Porti in cui è possibile operare con lo stesso nulla osta nelle vostre CP?
Bene, a Palermo fino a poco tempo fà lo rilascavano solo per 3 porti, adesso siamo a circa 6..... ma se il comandante si alza male o la sera prima ha litigato con la moglie il numero varia.... a volte 4, 5, 6 .sino ad un massimo di 7 Porti......chissà quale sarà mai la legge o l'ordinanza applicata........ altri compartimenti addirittura rilasciano nulla osta per tutta l'italia (messina e trieste...visti di persona)......LA LEGGE E' UGUALE PER TUTTI.......VERO????
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geca
Mozzo
Registrato: Mar 16, 2007
Messaggi: 24
Località: Gorizia
Inviato: Ven Ott 12, 2007 6:59 pm
Oggetto:
Confermo quanto asserito riguardo Trieste.
Aggiungo che il personale dell'Ufficio Tecnico è veramente molto disponibile.
La Capitaneria di Porto succitata rilascia nulla osta relativi al lavoro di OTS per tutti i porti d'Italia con validità 1 anno.
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orcavacca
Marinaio Scelto
Registrato: Jun 01, 2006
Messaggi: 240
Inviato: Sab Ott 13, 2007 6:41 pm
Oggetto:
ma è una cavolata...
se fai istanza di fuori compartimento, mica devi dire dove vai a lavorare!!!
fagli presente che nel resto d'italia nn funziona così....
A spezia idem come a trieste, permesso per tutta italia (ma nn c'è alternativa, nn è che possono dirti a licata si, al pozzallo no, a genova si a spezia no ecc...) e per un anno....
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atlantis
Mozzo
Registrato: Oct 08, 2007
Messaggi: 25
Località: Palermo
Inviato: Lun Ott 15, 2007 7:48 am
Oggetto:
CONDIVIDO IN PIENO, E' UNA CAVOLATA, PURTROPPO A PALERMO E' COSI......
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atlantis
Mozzo
Registrato: Oct 08, 2007
Messaggi: 25
Località: Palermo
Inviato: Mer Nov 14, 2007 11:21 am
Oggetto:
ho appena richiesto un nuovo nulla osta seguendo i vostri consigli: richiesta nulla osta per fuori compartimento......vi informerò sul risultato.
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atlantis
Mozzo
Registrato: Oct 08, 2007
Messaggi: 25
Località: Palermo
Inviato: Gio Nov 22, 2007 12:32 pm
Oggetto:
Allora....nulla da fare, risposta della sez.Tecnica della Capitaneria di Porto di Palermo: in assenza di un regolamento per il rilascio dei nulla osta a Palermo abbiamo deciso che al massimo includiamo 7 porti per ogni nulla osta. Inoltre avevo fatto un'unica richiesta per 4 soci della cooperativa che rappresento, (avrei risparmiato 3 marche da bollo) anche questa è stata rigettata. Ogni ots deve fare la sua richiesta. Siamo spacciati!!!!!!!
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atlantis
Mozzo
Registrato: Oct 08, 2007
Messaggi: 25
Località: Palermo
Inviato: Gio Nov 22, 2007 12:48 pm
Oggetto:
Verrò radiato dall'albo dei sommozzatori, ho appena mandato una mail al comando generale delle CP. Vi allego il mio quesito:
Desidero informazioni circa il rilascio dei nulla osta per i sommozzatori in servizio locale. Sono un sommozzatore, desidero sapere qual'è la normativa di riferimento per il rilascio dei nulla osta per i sommozzatori in servizio locale visto che a seconda della capitaneria d'iscrizione ci sono delle differenze, esempio: a palermo rilasciano il nulla osta al massimo per operare in 7 porti diversi da quelli di iscrizione. Colleghi iscritti a trieste, messina, spezia etc. hanno il privilegio di poter avere un nulla osta valido in tutta Italia. Perchè a palermo no? Vi prego aiutatemi almeno voi, già la categoria non esiste, non abbiamo un contratto collettivo di lavoro, ne un sindacato, nessuno ci tutela. grazie
Si lo so forse la chiusura è un poco patetica, ma è la disperazione di chi sa di interloquire con un muro di gomma.
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giovanni_esentato
Marinaio Scelto
Registrato: Aug 11, 2006
Messaggi: 218
Località: Ravenna
Inviato: Gio Nov 22, 2007 1:08 pm
Oggetto: a proposito di rilascio nulla osta...
La riflessione è la seguente: a che servono "nulla osta" per tutta italia o 7 alla volta tutti assieme? C'è qualcuno che ha il dono della ubiquità?
E' vero che in mancanza di una norma nazionale che regoli la materia ogni capitaneria opta per decisioni che possono anche essere in contraddizione con quelle del...vicino di casa. Ma è propria delle CP la facoltà di prendere decisioni "motu proprio". Il problema riveste anche carattere più generale e la soluzione sta nel "condividere" il problema ed investire chi hapossibilità di relazionarsi con "le alte sfere" o rapportarsi in maniera rappresentativa con le istituzioni.
E a proposito di DM 13.1.79 e segg. AISI ha inviato (ma ne abbiamo parlato anche di persona con l'ex comandante generale ammiraglio SADDATTI e il suo vice ammiraglio ANGRISANO) richiesta di omologazione su tutto il territorio nazionale di un dispositivo che renda UNIVOCA la disposizione emanata dalla CP di Ravenna del 92 che, ancora oggi, è la più coerente e adeguata alla realtà operativa dei lavori subacquei in ambito portuale e offshore. Il consiglio, se si consente, è questo: quando si incontrano "problemi" con le istituzioni datene "informazione" anche ad AISI (info@assoimpresesub.it) che non vuole SOLO essere l'associazione degli imprenditori ma anche la voce di tutto il mondo del diving industriale, anche degli OTS (visto che essi non hanno la forza (ma soprattutto la voglia VERA) di realizzare (o meglio far rivivere) un loro sindacato che ne rappresenti aspettative e aspirazioni. AISI è in cerca non solo di OTS da proporre alle aziende ma anche di interlocutori "organizzati" con il quale costruire un movimento di opinione in grado di "svegliare" gli interessi sonnacchiosi e opportunistici della politica...(che ricordo... è indispensabile per la risoluzione delle problematiche). E di questo, se qualcuno ha veramente LE PALLE, ne potremmo anche discutere.
_________________
giovanni esentato - segretario AISI
contatto SKYPE: esentatoaisi -
http://www.assoimpresesub.it
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acromion
Marinaio Scelto
Registrato: Mar 26, 2006
Messaggi: 230
Località: cagliari
Inviato: Gio Nov 22, 2007 7:54 pm
Oggetto:
di gente che discute già di cosa si dovrebbe o non si dovrebbe fare in italia nel settore ots ce n'è già...
il problema è che sono/siamo 4 gatti...
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giovanni_esentato
Marinaio Scelto
Registrato: Aug 11, 2006
Messaggi: 218
Località: Ravenna
Inviato: Gio Nov 22, 2007 10:24 pm
Oggetto: Non piangiamoci addosso....
il peggiore dei mali è il pessimismo. facciamo un
esempio e poi diamo un po' di dati così sappiamo di che parliamo...
In Italia esiste un'ottima legge che riguarda i lavoratori in roccia: quelli che mettono le reti anticaduta massi. Le aziende sono due. Tutte e due insistono nel territorio del veneto. Gli addetti in totale sono un centinaio. e ancora... i minatori non superano i 500 addetti. Hanno norme fra le migliori al mondo. Le ditte di lavoro sub sono, fra grandi e piccole, circa un centinaio. Addetti 4000/5000. Al tempo del Siosi-Uil gli iscritti erano 625, nel periodo in cui sono stato io segretario. Il fatturato del diving supera i abbondantemente i 100 milioni di Euro. Se un giorno le aziende o gli ots facessero "sciopero" si fermerebbe il 70 % dell'approviggionamento energetico nazionale. Considerando che questa è la quota energetica che, in vario modo arriva via mare e necessita del supporto diving. Non dobbiamo piangerci addosso. Dobbiamo essere protagonisti del ns presente ed essere "professionali" nel progettare il futuro. Poi... l'Italia è il paese con una Nazionale Campione del Mondo e.... 54 milioni di Direttori Tecnici. Ma questa è un'altra storia...
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giovanni esentato - segretario AISI
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acromion
Marinaio Scelto
Registrato: Mar 26, 2006
Messaggi: 230
Località: cagliari
Inviato: Sab Nov 24, 2007 4:36 pm
Oggetto:
non è una questione di pessimismo...
è una questione di sapere o meno come gestire le cose...
sicuramente molti diver italiani hanno 20anni di esperienza nel settore inshore/offshore ..sanno fare bene il loro lavoro...
ma i fatti dicono che dopo anni che esiste questa realtà non hano diritti..o meglio..il loro paese...l'italia...non li riconosce e/o son loro che non voglion esser riconosciuti x vari motivi...
ora però la quesione è un'altra..siamo in europa..chi và a bussare alle porte delle ompagnie pertrolifere deve per forza di cose adeguarsi agli standard che al momento sono imca...come detto precedentemente...l'italia là dentro non ha voce in capitolo perchè non esistiamo legalmente!!!
soluzione...equipararsi ai colleghi oltre confine...pretendere il riconoscimeno della categoria da parte dello stato italiano... far capire all'italia cosa facciamo ,come e che pericoli reali ci sono nel nostro mestiere(leggi lavoro usurante)
se si mete in piedi qualcosa per fare questo io ci stò e ne conosco altri disposti a venir fuori...
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delfinobianco
Signore (Ufficiale)
Registrato: Apr 03, 2004
Messaggi: 3801
Località: La Spezia
Inviato: Dom Nov 25, 2007 12:29 pm
Oggetto: l'individualismo
l'individualismo è il problema degli italiani e conseguentemente anche degli OTS, in particolare i subacquei sono ancora più individualisti del normale standard nazionale. Eppure qualunque imbecille capirebbe che con una buona classe dirigente ed un buon sindacato tutto funzionerebbe meglio e ci sarebbero vantaggi per tutti. Si chiamerebbe democrazia.
Nella realtà la stragrande maggioranza degli imprenditori convive con una mentalità pre-borbonica, e i prestatori d'opera a mettersi in mostra non ci pensano nemmeno.
Quando ero direttore di riviste su carta sono stato più volte avvicinato da OTS che lamentavano ogni abuso, ma mai nessuno di loro ha avuto il coraggio di farsi avanti. La tessera di un sindacato può significare mettersi in mostra, lo stesso contributo sindacale che viene estratto dalla busta paga dice al "Padrone" che il lavoratore è iscritto ad un sindacato e quindi una testa calda o come minimo uno che all'occorrenza farà casino.
Da queste paure e da questo individualismo partono tutti i problemi degli OTS italiani...la mancanza di una legge, la incapacità dello Stato di comprendere i rischi di quel lavoro, l'assenza in politica del lavoro eccetera. Io non dovrei dirlo, ma siamo arrivati ad un tale stato di degrado (della politicizzazione delle maestranze) che sono gli industriali che si stanno muovendo negli interessi dei lavoratori e anche dei loro, per arrivare ad una legge sulla subacquea e ad un sindacato, Adolfo Magrin che ha speso giorni e giorni a Montecitorio ai tempi della 1219 ne è l'esempio vivente.
Infine fra i vari problemi c'è anche quello dei ruffiani che vivono da sempre sulle spoglie degli "eroi", che poi non dovrei nemmeno mettere fra virgolette.
Tutto questo senza contare che gli imprenditori hanno a che fare sia con i lavoratori sia con i canali oscuri dell'acquisizione delle commesse che nel nostro Paese sono sempre stati affetti dalla prersenza di grosse pantegane, come un ex impiegato del parastato, di nostra conoscenza, che dalla sua cadrega digeriva quintali di formaggio "offerto" da chi, ricattato, non poteva fare a meno di darglielo.
MI dicono che quella pantegana oggi non morde più perché ha perso i denti, ma se ha perso i denti non ha perso ancora la favella visto che riesce a farsi passare come il titolare di una scuola per subacquei industriali nella quale la sua presenza non è solo casuale e in delega, ma addirittura fastidiosa, anzi direi puzzolente, trattandosi di una pantegana.
Il problema dunque non è di facile soluzione, essendo il nostro bel paese agli ultimi livelli di quella che dovrebbe e sottolineo
dovrebbe
essere la civiltà occidentale.
Non si tratta di pessimismo oppure ottimismo, si tratta di guardare in faccia la realtà.
Detto questo, spero proprio di sbagliarmi e mi auguro che un sindacato degli OTS sia ormai alle porte, anche se vedo che nelle avanguardie militano sempre i soliti vecchi soldati già pieni di cicatrici; ma i giovani ce li hanno i coglioni o sanno solo esprimere la loro virilità in termini di Cavalli Vapore (HP)?
Il dir
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Il rebreather per uso sportivo è mortale. Il REB uccide. Chiunque vi dica che può uccidere sta mentendo. E' immorale coinvolgere altre persone nei nostri tentativi di suicidio.
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acromion
Marinaio Scelto
Registrato: Mar 26, 2006
Messaggi: 230
Località: cagliari
Inviato: Dom Nov 25, 2007 10:42 pm
Oggetto:
bah ti dico..io personalmente avendo studiato economia ti posso anche dire che il sindacato porta si vantaggi,ma anche svantaggi...sia per l'una he per l'altra parte...
ripeto...secondo me basterebbe che venga riconosciuta la categoria...e per farlo basterebbe che gli ots si parlassero...dipendenti e titolari di aziende compresi...
conviene ai dipendenti non continuare ad esser visti come metalmeccanici(dico io..nelle autorità portuali anche le segretarie hanno un contratto da portuale)ma come professionisti di un settore che esiste ed ha i suoi pericoli specifici(il rischio che mi parta un timpano?)..sia all'azienda perchè creando una categoria di persone qualificate( qui si aprirebbe un'altro discorso) non corrono il rischio di dover lavorare con personaggi che sanno si e no leggere e scrivere e che fanno questo mestiere perchè non li vogliono da nessun'altra parte(caso estremo ovviamente)..conseguentemente non dovrebbero avere la concorrenza del primo che arriva con le bombole e si butta in acqua a fare i lavori x 2 euro solo per dire che è sommozzatore!
anyway...credo che comunque ,sindacato o no,si voglia andare tutti + o - nella stessa direzione...
pensiero mio naturalmente!
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delfinobianco
Signore (Ufficiale)
Registrato: Apr 03, 2004
Messaggi: 3801
Località: La Spezia
Inviato: Dom Nov 25, 2007 11:03 pm
Oggetto: opinione rispettabilisima
Citazione:
bah ti dico..io personalmente avendo studiato economia ti posso anche dire che il sindacato porta si vantaggi,ma anche svantaggi...sia per l'una he per l'altra parte...
la tua è una opinione rispettabilissima, ma a questo punto dovresti cortesemente scendere nello specifico e spiegarci quali vantaggi e quali svantaggi porterebbe un sindacato a tutte e due le parti.
Altrimenti la tua si riduce ad una affermzione in politichese che dice tutto e niente contemporaneamente.
Ti ringraziamo in anticipo
il dir
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acromion
Marinaio Scelto
Registrato: Mar 26, 2006
Messaggi: 230
Località: cagliari
Inviato: Lun Nov 26, 2007 7:36 am
Oggetto:
un sindacato inevitabilmente crerebbe un"cartello" di categoria....dove chi riescead entrare stà meglio di ora..ma di contro c'è chi rimarebbe fuori...
questa è una certezza!!quello che è da decidere è i motivi per cui uno stà dentro o fuori... e lì stà alle teste della gente decidere le caratteristiche del provetto ots...non è banale...
eco infatti perchè secondo me sarebbe meglio affidarsi in toto alle leggi vigenti all'estero in materia..non per altro perchè già collaudate..
in secondo luogo creando una categoria di professionisti si crerebbe,come detto,un cartello..più gente specializzata e meno gente!
il mercato si restringe perchè il costo dell'ots inevitabilmente si alzerebbe(+ siurezza,pensioni,indennità etcc...)quindi mentre si era in 3a ballare l'alligalli adesso saremo in 2 a ballare l'alligalli
insomma un mercato meno flessibile però + regolamentato...
x l'industria il tornaconto è avere gente che fà questo lavoro xchè lo ha scelto e non per disperazione...oltre che altamente qualificata e nn improvvisata!!!
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