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Coccobill
Moderatore
Registrato: May 20, 2004
Messaggi: 1085
Località: Genova
Inviato: Mar Lug 17, 2007 10:13 am
Oggetto: Incidenti e protocolli sanitari
Supponiamo che…
...uscite da un'immersione ed accusate un malessere, uno qualunque ma che potrebbe essere ricondotto ad una MDD.
Diciamo, per esempio, forti dolori alla colonna e vomito.
Preferite non rischiare e chiamate il 118.
Salite sull'ambulanza e chiedete agli operatori che vi venga somministrato dell'ossigeno ma costoro, in mancanza dell'indicazione di un medico, rifiutano.
Chiedete allora di essere trasportati all'ospedale della vostra città provvisto di camera iperbarica ma loro, secondo quanto indicatogli dalla loro centrale, vi portano prima a quello più vicino (e sprovvisto di camera) per i primi accertamenti (e sapete gia che l'attesa al pronto soccorso non durerà meno di un paio d'ore).
Rinunciate ad insistere ed aspettate di parlare con un medico una volta giunti in ospedale.
Una volta ivi e visto un medico gli chiedete di applicare le procedure di primo soccorso consuete nei casi di MDD (ed innocue se non si trattase di tale tipo di problema) ma lui vi guarda storto e vi chiede se siete un collega. Voi rispondete di no, che siete un ingegnere nucleare e che sapete applicare la fusione a freddo ma che no, non siete un dottore. Lui vi dice che allora dovete lasciare che sia lui a decidere.
A questo punto decidete razionalmente di uscire dai gangheri, minacciare denunce e richieste di risarcimenti danni qualora indugiassero oltre a trattare il vostro problema come una slogatura alla caviglia.
Dopo che avete stretto le dita intorno al collo di qualcuno ed una telefonata al DAN (con conseguente colloquio fra dottori) decidono di ottemperare a quanto avevate richiesto fin dall'inizio.
Nel frattempo sono passati minuti, forse ore, e la vostra prognosi non ne ha tratto giovamento, tenendo anche conto del fatto che vi siete fatti del nervoso.
Tutto questo, naturalmente, se siete coscienti ed abbastanza in forze da potervi fare le vostre ragioni.
E’ scontato che non sia sempre così (anche se il mio racconto non è frutto di pura fantasia), ma mi piacerebbe sapere che esiste un protocollo di intervento sanitario che viene applicato ogni qualvolta ad un Pronto Soccorso si presenti un infortunato da attività subacquea.
Quien sabe?
_________________
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andrea
Signore (Ufficiale)
Registrato: Feb 21, 2004
Messaggi: 1898
Località: Il web
Inviato: Mar Lug 17, 2007 10:40 am
Oggetto:
Si,
il tuo racconto è credibile, anzi credo che se uno ha la famosa botta di c... e becca l'operatore 118 che sa di subacquea allora è fortunato, altrimenti conviene, da subito, una bella telefonatina al DAN che può evitare perdite di tempo.
Poi credo che in zone a maggior frequentazione di subacquei forse il 118 è più "scafato", ma non vorrei sbagliarmi.
magari la tua storia è accaduta proprio a Genova, città lontana dal mare
Andrea
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grongo
Nocchiero
Registrato: Jun 16, 2004
Messaggi: 424
Inviato: Mar Lug 17, 2007 4:38 pm
Oggetto: protocolli sanitari
Ciao a tutti!
Esiste una procedura ben precisa del soccorso sanitario sul territorio!
Questa procedura è gestita dal mitico 118!
Noi siamo talmente attenti a noi stessi che dimentichiamo che il 118 deve far fronte a situazioni di emergenza le più disparate possibili: vai dal distacco di placenta previa al'operaio trafitto dalla forca del muletto!
Quando si allerta il 118, l'operatore è addestrato a gestire l'emergenza attraverso il TRIAGE, da cui poi parte il codice di soccorso (biamco, verde, giallo, rosso) alcuni protocolli sono il CESIRA, lo START, ecc.!
Se il soggetto è coscente, deambula e "rompe le balle" è un codice verde... lo si prende e lo si trasporta al pronto soccorso! Se dite che potrebbe essere una mdd, l'operatore autorizza il personale a somministrare ossigeno con flusso di 4 litri al minuto in maschera semplice, senza grossi problemi! Se poi il soggetto comincia a peggiorare, allora si attivano le risposte necessarie, perchè dal codice verde si può passare al rosso e, credetemi, il personale è adeguatamente addestrato!
Al pronto soccorso, il medico che vi visita, ha il compito di capire cosa vi stia succedendo... dite che avete avuto un incidente nel corso dell'immersione e che i sintomi che accusate vi sono stati descritti nella vostra preparazione. Se non siete convinti che il medico abbia in mano la situazione, fate richiesta di un consulto con il DAN. Se vi chiedono cosa è (può accadere) dite che si tratta dell'equivalente del centro antiveleni per gli avvelenamenti!
Tutto questo con estrema calma... il medico è li e vi ascolta, ma non dimenticate che probabilmente, lo stesso medico può aver finito di rianimare una persona o peggio!
In tutti i casi in cui sono dovuto intervenire e sono tanti, molto spesso i sintomi erano riferiti a cose completamente diverse dalla mdd!
Ricordo una volta, che un sub, dopo essere risalito in barca per omessa decompressione (se ricordo pochi min a 3 metri che comunque ha completato perchè era riemerso per 35 secondi), stringeva lo scarponcino della stagna e strillava che non sentiva più il piede ed intercalava la frase "ho l'mdd... ho l'mdd"... il piede non lo sentiva perchè era scivolato in alto nella muta, lui stringeva lo scarponcino vuoto! Ho impiegato tutto in tragitto in barca per calmarlo... al pronto soccorso è stato dimesso perchè del tutto asintomatico e negativo clinicamente!
In sincerità ditemi se sareste contenti di essere nella condizione in cui la camera iperbarica sia strettamente necessaria per voi, ma non ci sono posti liberi perchè, in buona parte, occupati da soggetti che strillano, ma hanno dimenticato di prendere il Maalox perchè lo stomaco è a puttane per gli antidolorifici presi per l'ernia discale!
Con simpatia
Grongo
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Coccobill
Moderatore
Registrato: May 20, 2004
Messaggi: 1085
Località: Genova
Inviato: Mer Lug 18, 2007 7:04 am
Oggetto:
Ciao Grongo, intanto grazie per l'utile spiegazione.
Ti assicuro che apprezzo il lavoro che svolgono tutti coloro che hanno un ruolo nella gestione delle emergenze, dai volontari al personale medico e paramedico, e che ben conosco cosa significa il rapporto con l'utenza in situazioni diciamo "inconsuete". Sommariamente ho anche una discreta pratica delle procedure che tu hai spiegato (anche se in riferimento ad altra casistica di incidenti, mi riferisco a quelli stradali).
Secondo me hai detto molte cose interessanti, a partire da una considerazione importante, il fatto che la sintomatologia della MDD sia particolarmente "subdola" e sovrapponibile a diverse origini. Proprio questo, anni fa, mi fece sottovalutare segnali di allarme che attribuii a cause diverse dalla MDD mentre invece si trattava proprio di quello.
Credo, da allora, che quando un sintomo è riferibile a più patologie debba essere presa in considerazione per prima quella potenzialmente più lesiva.
Detto questo debbo, a malincuore, rilevare che buona parte delle esperienze delle quali sono a conoscenza (aventi ad oggetto incidenti subacquei) confermano che in presenza di un subacqueo infortunato non vi è tutta questa chiarezza sulle modalità di intervento. E ti assicuro che non si tratta di sentirsi al centro del mondo ma di richiedere ausili e pratiche che possono evitare di incorrere in lesioni irreversibili. Hai ragione a dire che occupare una camera iperbarica non è cosa da farsi a cuor leggero ma un po' di ossigeno lo si può dare.
Tanto per chiarire ti dirò che incongruenze ne ho riscontrato anche in Francia dove ad un'infortunato (probabile MDD) hanno impedito di bere ed hanno somministrato ossigeno puro normobarico per 36 ore filate senza pause.
Quindi, a prescindere dalla buona volontà degli operatori e d'accordo con te sul fatto che non si occupano solo di subacquei ma di una casistica pressochè infinita di problemi, resto dell'opinione che all'atto pratico sul primo soccorso ai subacquei ci siano le idee poco chiare e che, se come dici tu esiste una procedura da applicare in questi casi, venga spesso disattesa.
Grazie della simpatia, che ricambio.
_________________
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naino
Marinaio Scelto
Registrato: May 27, 2004
Messaggi: 270
Località: Genova
Inviato: Ven Lug 20, 2007 6:56 am
Oggetto: piri piri
https://www.daneurope.org/sismi2000.pdf
http://www.subatlantidecesena.it/Sicuro.doc
_________________
"La vita e' come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita".
Forrest Gump
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grongo
Nocchiero
Registrato: Jun 16, 2004
Messaggi: 424
Inviato: Lun Lug 23, 2007 12:27 am
Oggetto:
Ciao Coccobill
Ho sottomano un testo che uso spesso nel mio lavoro: "Manuale di Medicina di Emergenza e Pronto Soccorso" di M.G. Balzanelli ed altri Autori.
Il testo consta di oltre 1.500 pagine... Il capitolo "lesioni da energia barica" è di solo 9 (nove su oltre millecinquecento) pagine! Considera, poi, che nel capitolo sono inclusi l'intossicazione da O2, da gas inerti, ecc.(simpatico il paragrafo sul mal dei cassoni), oltre che le mdd!
Comunque, alla voce " Approccio terapeutico in emergenza", il protocollo consigliato è:
1) Ossigenoterapia normobarica
2) Rianimazione cardiorespiratoria (RCP) quando necessaria
3) Rapida ospedalizzazione con Centro Mobile di Rianimazione
4) Drenaggio del pneumotorace (
solo personale medico
)
5 Ossigenoterapia iperbarica
Da questo, puoi farti una idea di come dovresti essere ridotto per avere applicato tutto il protocollo! In tutti i casi, l'Autore dice:"Si tratta di un evento sempre drammatico e grave con possibile esito rapidamente mortale" e dice inoltre:"Anche i casi apparentemente meno gravi richiedono uno stretto controllo medico per la possibile comparsa a distanza di complicanze acute polmonari e/o neurologiche su base infiammatoria"!
Ma è alla voce "Prevenzione" che l'Autore esprime chiaramente ciò che tu hai espresso:
1) Risalire a glottide aperta
2) Rallentare la risalita negli ultimi 10 metri
3) Non prolungare i tempi di apnea
4) Bombola di O2 sempre presente nel luogo di immersione
5) Conoscenza delle manovre di BLS (Basic Life Support)
6) Maggiore preparazione didattica
7)
Maggiore preparazione medica
Come vedi il richiamo alla preparazione medica, indirizzata a noi medici, esprime una carenza che tu denunciavi nel post!!!!
Comunque, senza scomodare il DAN e reparti di medicina iperbarica che sono cosa diversa dal Pronto Soccorso, mi sorge una domanda piccola piccola: dei 7 punti di prevenzione, sei sono a carico del sommozzatore ed uno a carico del medico... di quei sei, quanti realmente noi ricreativi (includo i tecnici) applicano costantemente e correttamente?
Vedo spesso vocianti e festosi gruppi di sub, anche numerosi, che si immergono ed in superficie lasciano mogli/mariti, fidanzate/i, super equipaggiate di pappatorie e beveraggi vari... mai una bombola di O2 ed un kit per le emergenze! Quanti di noi hanno nel proprio arsenale i dispositivi di protezione per le manovre di rianimazione RCP?
Forse esagero, ma noi subacquei ricreativi (inclusi i mega tecnici), non abbiamo neppure l'idea di cosa sia l'emergenza, di come affrontarla prima che insorga, mentre è in corso e dopo che si sia verificata!
Fra di noi, chi ha praticato una esercitazione di primo soccorso nell'ultimo anno?
Personalmente mi sono offerto di insegnare, a titolo completamente gratuito, tecniche di primo soccorso e di rianimazione avanzata (ovvio per personale laico) con relative esercitazioni di addestramento, a gruppi di subacquei locali... a parole grande entusiasmo, nei fatti disinteresse totale!
Mi rendo conto che esistono brevetti di EFR, Medic, Dio ti salvi, ecc. e che si pagano, ma... ricordi il punto 6 della prevenzione?
PRUDENZA...PERIZIA...DILIGENZA sono alla base di un comportamento razionale e consapevole, sia del medico che del subacqueo!
Da queste tre parole, si dovrebbe partire per creare linee guida efficienti!
Scusa se mi sono dilungato, ma ritengo certe cose importanti!
Con rinnovata simpatia
Grongo
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Coccobill
Moderatore
Registrato: May 20, 2004
Messaggi: 1085
Località: Genova
Inviato: Lun Lug 23, 2007 7:00 am
Oggetto:
grongo ha scritto:
... di quei sei, quanti realmente noi ricreativi (includo i tecnici) applicano costantemente e correttamente?
Vedo spesso vocianti e festosi gruppi di sub, anche numerosi, che si immergono ed in superficie lasciano mogli/mariti, fidanzate/i, super equipaggiate di pappatorie e beveraggi vari... mai una bombola di O2 ed un kit per le emergenze! Quanti di noi hanno nel proprio arsenale i dispositivi di protezione per le manovre di rianimazione RCP?
Forse esagero, ma noi subacquei ricreativi (inclusi i mega tecnici), non abbiamo neppure l'idea di cosa sia l'emergenza, di come affrontarla prima che insorga, mentre è in corso e dopo che si sia verificata!
Fra di noi, chi ha praticato una esercitazione di primo soccorso nell'ultimo anno?
Urca se hai ragione, ed io per primo mi sento in diffetto
. Purtroppo è compito della struttura pubblica prendersi cura anche degli scriteriati irresponsabili (anche di chi si infortuna passando con il rosso al semaforo...) e farlo nel modo migliore.
E' vero che qualcuno, sapendo che c'è chi provvede per lui, potrebbe sentirsi manlevato dal fare prevenzione e/o dotarsi di strumenti adeguati ma questa è la ragione per cui servono precetti e sanzioni. Se ti sei rotto una gamba passando col rosso ti curo come fossi mio fratello e poi ti bastono con una multa, allo stesso modo se ti fai male sott'acqua ti do il massimo delle mie competenze per farti guarire ma se accerto che hai mancato... non ti faccio niente perchè mi mancano gli strumenti ed i supporti giuridici.
Se hai voglia leggi questo documento e dimmi che ne pensi.
http://www.suhms.org/downloads/SUHMS_direttive_05.pdf
Ciao.
Luca.
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