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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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Inviato: Gio Apr 18, 2013 7:30 pm Oggetto: |
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Interessantissimo! Ti ringrazio per il materiale.
Stò leggendo adesso quello che mi hai gentilmente mandato. |
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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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Inviato: Gio Apr 18, 2013 7:36 pm Oggetto: |
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makalu1 ha scritto: | a breve mettono in commercio il sensore co2 che e´collocato nella testa e forse dopo si sta un po stretti |
Per curiosità sai quante parti per milione misura il sensore di Co2?
Ma in caso di occlusione alveolare che mi accennavi precedentemente? |
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makalu1 Nostromo


Registrato: Mar 04, 2007 Messaggi: 764 Località: bologna
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Inviato: Ven Apr 19, 2013 4:14 am Oggetto: |
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il sensore non e' ancora in commercio lo stanno testando.
ho visto solo come e' fatto dalle foto.
suppongo sia tarato per leggere valori nel range della sopravvivenza umana.
in caso di ritenzione alveolare non ci sta santo che tenga ! vuol dire che stai respirando con uno sforzo elevato , stai faticando piu del dovuto , il tuo fisico e' molto retentico ecc e pertanto sei in quella zona nera ancora incoglita fuori controllo dal binomio uomo macchina. _________________ marco zanini |
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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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Inviato: Sab Apr 20, 2013 11:18 am Oggetto: |
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makalu1 ha scritto: | il sensore non e' ancora in commercio lo stanno testando.
ho visto solo come e' fatto dalle foto.
suppongo sia tarato per leggere valori nel range della sopravvivenza umana.
in caso di ritenzione alveolare non ci sta santo che tenga ! vuol dire che stai respirando con uno sforzo elevato , stai faticando piu del dovuto , il tuo fisico e' molto retentico ecc e pertanto sei in quella zona nera ancora incoglita fuori controllo dal binomio uomo macchina. |
Quindi il sensore di Co2 copre praticamente solo alcune problematiche di presenza di Co2 nel sistema cioè se il filtro canalizza o esaurisce o comunque non fitta?
Per il resto che, come sforzo inspiratorio, interscambio inefficente dovuto alla densità del gas congiunta a sforzo inspiratorio, occlusione alveolare, ritenzione Co2, ecc ecc ecc, il sensore è completamente inefficiente? corretto? |
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makalu1 Nostromo


Registrato: Mar 04, 2007 Messaggi: 764 Località: bologna
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Inviato: Dom Apr 21, 2013 6:40 pm Oggetto: |
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corretto!
il sensore va semplicemente a vedere se nel loop vi e´presenza di co2.
idem quando sei in aperto che respiri corto affannato decisamente male e ti parte quel mal di testa boia ,esperienza che puo´essere accaduta agli esordi del esperienza subacquea _________________ marco zanini |
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SOLODIVE Marinaio Scelto


Registrato: Apr 21, 2012 Messaggi: 157
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Inviato: Lun Apr 22, 2013 10:05 pm Oggetto: |
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Bravo, bel paragone.
Tutti credono che il problema di Co2 sia solo dei reb, ma capita molto spesso anche in aperto, soprattutto a chi va fondo in aria.
Tornando al sensore per reb credo che, a parte l'affidabilità di funzionamento, sia praticamente inutile. Quando da i primi segnali di pericolo, ormai é tardi.
Molto meglio lavorare a monte sul filtro, sulla sua preparazione, sulla qualità del filtrante e soprattutto sul tempo/cicli di utilizzo.
Ormai la "calce" non costa più nulla. Penso che la vita valga molto più di 5€ di ricarica.
Con un filtro in perfette condizioni, non esiste problema di Co2. |
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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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Inviato: Mar Apr 23, 2013 4:44 pm Oggetto: |
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ma allora perché mettere un sensore, che sicuramente ha un costo, che come efficacia non ha riscontro pratico da quel che mi sembra di capire dagli interventi?
Non sarebbe più efficace lavorare sul miglioramento delle funzioni dell'elettronica e dell'interfaccia uomo-macchina?
Un controllo basato sulla "triade interattiva" magari? La butto eh!
Non è detto che a tutti possa piacere un'ipotesi del genere! |
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makalu1 Nostromo


Registrato: Mar 04, 2007 Messaggi: 764 Località: bologna
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Inviato: Mar Apr 23, 2013 7:18 pm Oggetto: |
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il sensore che ti controlla la co2 e´fondamentale, anzi sarebbe ora che lo sviluppino ulterirmente (cosa non facile) e venga messo di serie su tutte le macchine.
Anche solamente láttuale tempstick che ti da un indicazione grafica lella zona in temperatura del filtro secondo me e´essenziale, se hai lóccasione di vedere esaurire un filtro ti accorgi visivamente che alla fine il materiale assorbente non si scalda ergo che devi passare in aperto.
Non sempre le persone tengono dietro ai minuti di utilizzo di un filtro e un sistema del genere ti aiuta ad eliminare quella percentuale di incidenti data appunto da queste minchiate.
per rispondere a udt : una macchina aprova di stupido non esiste, e difficilmente esistera´, scendere sotto il mare en attivita´non esente da rischi figurarsi a pressioni elevate e con tempi importanti.
Quando lo fai ti devi assumere i tuoi rischi .
Il circuito chiuso secondo me se lo usi per andare solo con aria e´meglio che lo lasci dove sta salvo che tu sia un fotografo che ha un senso.
Se usi elio e ti immergi quasi sempre ad elio , anche a quote non esagerate, allora ha un senso comprarlo, risparmi veramente dei soldi sul gas.
Se poi fai roba veramente tosta e i rishi li hai sia in aperto che in chiuso allora lúnica via al momento e´il rebreather.
Ma in questi casi sei gia´oltre la zona della morte come e´per gli alpinisti la zona degli 8000. _________________ marco zanini |
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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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Inviato: Mar Apr 23, 2013 9:43 pm Oggetto: |
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Non credi ci sia il riscio che si generi nell'utente una confidenza del tipo "tanto ho il sensore!" che porterebbe allo sfruttamento del filtro fino ai minimi e un maggior rischio?
E se invece del sensore i produttori/istruttori si concentrassero sul filtro migliorandolo e infondendo la buona norma di una maggior capienza con un cambio ad utilizzo?
Se il rilevatore di temperatura si guasta? il sistema segnala il guasto oppure nel dubbio esci? |
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makalu1 Nostromo


Registrato: Mar 04, 2007 Messaggi: 764 Località: bologna
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Inviato: Mer Apr 24, 2013 5:58 am Oggetto: |
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Guarda udt , su un automobile puoi andare senza olio , o senza cambiarlo mai. ovvio che prima o poi qualcosa accade.
Contro l'utilizzatore cretino fai ben poco.
un filtro con la sofno che viene prescritta per il mio reb dura 180 minuti ad una produzione di 1,6 litri minuto di co2.
se lo utilizzi i 50 immersioni in un anno da 10 minuti, se lo utilizzi in una unica o se lo usi per fare la doccia,qualcosa accade.
Sta a chi lo utilizza avere un minimo di buon senso .
Ho perfino visto dei suicidi a che ignoravano la necessita' e l'uso indispensabile del or da porre sulla testa filtro (quello che ti blocca il ritorno della co2 ai bordi del filtro) semplicemente lo mettevano se si ricordavano .
Questo e' uno dei tanti esempi di uso errato del sistema, puoi immaginarti su tutto il resto.
Ne vedi di ogni.
Se il rivelatore di temperatura si guasta te ne accorgi perche' vedi un indicazione completamente errata, essendo una termocopia ( o un ptc ad ogni modo un componente passivo) non ha bisogno di una gran diagnostica dietro.
Se poi hai anche il sensore del monitoraggio della co2 nel loop, e stai nei limiti ragionevoli di utilizzo , non saprei che altro metterci.
Per le ritenzioni di co2 fisiologiche (ti rimando a questo interessante articolo che spiega abbastanza bene quello che intendo http://www.acquaclubpadova.com/it/articoli/25-sicurezza/37-immersioni-e-produzione-di-co2.html) anche li ci sta molto da dire.
FOndamentalmente l'utilizzatore ha un ruolo fondamentale che va dallo scegliere un diluente adeguato, al saper controllare gli sforzi ecc.
Fondamentale secondo me e' avere una macchina con un wob abbastanza basso ovvio che se usi dei diluenti poveri di elio (aria per intenderci) lo sforzo di ventilazione aumenta.
Incontrai tempo fa un personaggio molto tracottante e sicuro di se che affermava di aver voluto cambiare reb perche' non si fidava piu di un sistema con solo 3 kg di filtro.
Ora ne aveva uno con quasi 7 kg! Secondo il mio modo di vedere , sto qua non aveva ben compreso tutto il sistema, vorrei vedere il suo wob quando ventila attraverso un filtro di 7 kg di calce.
Comunque per come la vedo io vale il primo comma della didattica di cui ho sposato gli ideali (la MET simbolo di liberta universale) che dice "vado in acqua come cazzo mi pare" _________________ marco zanini |
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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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Inviato: Mer Apr 24, 2013 9:53 am Oggetto: |
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makalu1 ha scritto: |
Contro l'utilizzatore cretino fai ben poco.
Sta a chi lo utilizza avere un minimo di buon senso .
Se il rivelatore di temperatura si guasta te ne accorgi perche' vedi un indicazione completamente errata, essendo una termocopia ( o un ptc ad ogni modo un componente passivo) non ha bisogno di una gran diagnostica dietro.
Se poi hai anche il sensore del monitoraggio della co2 nel loop, e stai nei limiti ragionevoli di utilizzo , non saprei che altro metterci.
FOndamentalmente l'utilizzatore ha un ruolo fondamentale che va dallo scegliere un diluente adeguato, al saper controllare gli sforzi ecc.
Fondamentale secondo me e' avere una macchina con un wob abbastanza basso ovvio che se usi dei diluenti poveri di elio (aria per intenderci) lo sforzo di ventilazione aumenta.
Comunque per come la vedo io vale il primo comma della didattica di cui ho sposato gli ideali (la MET simbolo di liberta universale) che dice "vado in acqua come cazzo mi pare" |
Quindi fondamentale diviene l'istruzione e, se e quando possibile, da parte degli istruttori cercare di non vendere tali macchine all'utilizzatore cretino?
Oppure si può arrivare a formare nel modo più corretto possibile una persona. Per non fare l'Italiano medio che "tanto è così e non cambia una cippa" cambiamo.....
Nell'incidente di cui si parla nel video : http://www.youtube.com/watch?v=jK_r0F51CFI è successo tutto per un o-ring penso sia interessante se non doveroso diffondere!!! |
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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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UDT Marinaio Scelto


Registrato: Dec 24, 2012 Messaggi: 146
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Inviato: Mer Apr 24, 2013 9:58 am Oggetto: |
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Parte 3 http://www.youtube.com/watch?v=TDH7JiUBllg
il tutto è un pò datato ma secondo alcuni criteri ancora valido poi di fronte all'imponderabile e all'inconoscibile..........bhe!  |
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makalu1 Nostromo


Registrato: Mar 04, 2007 Messaggi: 764 Località: bologna
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Inviato: Mer Apr 24, 2013 10:37 am Oggetto: |
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L'istruttore non ha nessuna responsabilita' se hai la testa bacata.
D'altronde sarebbe come incolpare le scuole guida per i comportamenti da veri idioti che hanno gli automobilisti italiani.
Se poi ci metti che anche l'istruttore spesso sarebbe da psicanalizzare (e ti garantisco che la subacquea italiana e' un ricettacolo di persone che avrebbero bisogno del ausilio dello psicologo) .
tante cose le puoi migiorare e le puoi cambiare, sono macchine in continua evoluzione.
purtroppo ci sono dei rischi che vanno limitati , ma non e' semplice identificare e per forza dare delle colpe a qualcuno o qualcosa _________________ marco zanini |
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